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17 maggio 2012

FOOD REVOLUTION DAY 2012: IL BALCONE

FOOD REVOLUTION DAY 2012: -2


Cercare di coltivare qualcosa di commestibile in balcone è allo stesso tempo facile e difficile: facile perché si può fare con poco, difficile perché il balcone pone alcuni problemi e deve avere certe caratteristiche.

Iniziamo con qualche considerazione su questa particolare zona della vostra casa. Vivere in condominio non è tanto bello perché si deve stare vicini a persone spesso sgradite, accettare decisioni che non si condividono nelle assemblee, subire limitazioni della libertà personale (come non potere usare bagno e doccia di notte). E si ha poco spazio, specie per stare all'aperto. In questa ottica il terrazzo (o per essere più precisi il balcone) dovrebbe assumere un'importanza basilare nella progettazione di un appartamento, per consentire di godere dell'aria aperta in relativa comodità e nel massimo spazio possibile. Invece si vede un po' dappertutto quanto male sia considerato e progettato questo particolare: balconi dove ci sta a malapena una persona in piedi, storti, obliqui, a semicerchio, incassati all'interno, bui. A me è sempre sembrato incredibile che un architetto, che per tradizione storica dovrebbe cercare il bello e fruibile, arrivi a trovare spesso il brutto e scomodo. Detto questo, analizziamo i vari aspetti di un balcone ideale e le cose che dovete tenere presente.
  • SPAZIO. Un balcone dovrebbe essere spazioso, perché oltre a tenerci i vasi dovrete anche usarlo per uscire e muovervi al suo interno. La forma più razionale è il rettangolo, che massimizza lo spazio utilizzabile.

  • ESPOSIZIONE. Ovviamente un balcone, se ci volete coltivare qualcosa, dovrebbe essere esposto a sud visto che la stragrande maggioranza dei vegetali commestibili ha bisogno di sole diretto. L'ideale sarebbe avere un parapetto in muratura e non a ringhiera, così avrete anche parti in ombra parziale e totale per quelle piante che ne hanno bisogno.

  • PESO. Una cosa a cui non si pensa immediatamente è che un balcone può sopportare un certo peso massimo (carico statico), quindi non potremo sovraccaricarlo all'infinito: esiste ovviamente una legislazione al riguardo, che però è cambiata negli anni e non riguarda tutte le abitazioni. Informatevi presso il vostro amministratore riguardo a tale dato (che dovrebbe essere indicato nel regolamento condominiale) e comportatevi di conseguenza calcolando quanti vasi e piante potete mettere sul vostro balcone. Nel carico statico dovrete tenere conto anche degli imprevisti come la neve (che a dispetto di quello che sembra ha un peso notevole).

  • REGOLE ED EDUCAZIONE. Ogni condominio ha il suo regolamento, che contiene le norme di comportamento comune. Una regola praticamente universale è il famoso divieto di non rovinare il decoro del palazzo, che generalmente vieta in pratica di non mettere niente di esternamente visibile sul vostro balcone come tende, biancheria stesa, scope, vasi da fiore, oltre a non potere dipingerlo in colori diversi da quelli comuni. Ho sempre trovato questa norma abbastanza demenziale: capisco che uno non possa dipingere di verde i muri sul proprio balcone quando il palazzo è rosa, ma vietare di abbellire palazzi quasi sempre grigi e squallidi impedendo agli inquilini di mettervi note di colore e diversità sui terrazzi è sicuramente stupido. E ho sempre trovato gli inquilini che si piegano a tale restrizione e la impongono agli altri ancora più demenziali. Questi regolamenti, a seconda di proprietario, amministratore ed inquilini, sono variamente compilati ed interpretati: potete trovare persone intelligenti e comprensive come limitate e intransigenti, quindi dovrete comportarvi di conseguenza per non incorrere in sanzioni o litigi. Se il vostro condominio vieta i vasi da fiore, e i vostri vicini e l'amministratore non li vogliono, è meglio rinunciare piuttosto che accendere faide e fare dispetti. Un altra cosa è l'educazione: la vostra passione non deve infastidire gli altri. Il caso tipico è quando si annaffia: tornando alle pessime progettazioni condominiali di cui sopra, una di queste è lo scolo dell'acqua (pensato per quella piovana) che ogni balcone possiede. In genere è un tubo che dà sull'esterno, e che invece di cadere intelligentemente in una fognatura o in una zona nascosta è spesso diretto stupidamente sul marciapiede o sul balcone sottostante. Da qui il divieto di stendere i panni sul terrazzo, azione che causa gocciolamenti. Perciò quando si annaffia state attenti a non fare esondare  litri d'acqua sul pavimento del balcone, e ad asciugare quella che sicuramente spanderete. Non date da mangiare agli uccelli perché 1) li disabituate a cercarsi il cibo da soli e 2) oltre al vostro visiteranno tutti i balconi del vostro palazzo, attirandovi le relative ire dei condomini. Nel caso abbiate un balcone contiguo a quelli dei vicini mantenete ordine e decoro sul vostro, e non conservate cose che puzzano (come sacchi di letame).