Brughiera (Heathland) sull'Isola di Man. |
L'Isola di Man (chiamata anche semplicemente Mann) è composta per buona parte di terreno collinoso, che culmina nei circa 620 metri dello Snaefell [Monte Della Neve] (nome derivato dall'antico nordico a causa dell'invasione Vichinga). Il territorio di Mann si divide genericamente in uplands (terre alte) che comprendono colline e promontori, e lowlands (terre basse) che comprendono le valli e tutti quei terreni più o meno al livello del mare.
Le uplands anticamente erano ricoperte di alberi ma a partire dall'età del bronzo è cominciata una massiccia deforestazione, causata dall'Uomo per liberare terreni da coltivare, o per usare il legno per il riscaldamento e le fornaci di fusione dei metalli. Ad un certo punto gli alberi sono finiti e quello che una volta era terreno fertile divenne povero: mancando i detriti vegetali del sottobosco mancarono le sostanze nutrienti, e mancando l'ancoraggio delle radici arboree lo strato fertile superficiale venne dilavato dai venti e dalle piogge, elementi meteorologici frequenti sull'isola.
Negli anni sono stati fatti a più riprese tentativi di coltivare queste lande, tentativi che si ripetono tuttora, ed alcune zone sono state rimboscate a conifere, ma comunque le uplands sono ora diventate in larga parte heathlands [brughiere], con un loro ecosistema che viene costantemente protetto dal governo e dai suoi enti preposti. Una brughiera può sembrare ai più una semplice distesa di erica ma in realtà è un insieme di piante diverse ed animali che coesistono in equilibrio, equilibrio che può rompersi in ogni momento, e che per mantenersi ha bisogno anche dell'aiuto dell'Uomo. Il sistema è complesso ma cercherò per motivi di spazio di semplificarlo nei termini principali.
Il terreno di una heathland nell'isola di Man è povero e principalmente a reazione acida, e può essere più o meno umido a seconda della sua posizione e della sua natura geologica. La componente principale della flora è ovviamente l'erica (Heather, o anche Ling - Calluna vulgaris) che in realtà non è vera e propria erica ma un genere affine chiamato anche falsa erica o brugo, l'Erica Cinerea (Bell Heather - Erica cinerea) e l'Erica a Foglie Incrociate (Cross-Leaved Heath - Erica tetralix), tutte sempreverdi della famiglia delle Ericaceae e con fiori di tonalità dal rosa al porpora. L'erica divide il suo regno con un genere di ginestra spinosa (Gorse) chiamata Western Gorse (Ulex gallii), sempreverde della famiglia delle Fabaceae, che è facilmente riconoscibile dai fiori gialli e dalle insidiose spine che si piantano nei piedi di chi si avventura nella brughiera con i sandali (come è capitato a me). Altre piante possono crescere assieme a queste, come ad esempio il mirtillo (che io però non ho trovato), oppure a margine nelle zone occupate da erba, come la margheritina (o pratolina) comune (Common Daisy - Bellis perennis, della famiglia delle Asteraceae).
Falsa Erica o Brugo (Heather - Calluna vulgaris) che cresce sopra un muro a secco. |
Falsa Erica (Brugo) - CLASSIFICAZIONE
Regno: Plantae (Piante)
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Magnoliophyta (Piante con fiori)
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Dilleniidae
Ordine: Ericales
Famiglia: Ericaceae
Genere: Calluna
Specie: Calluna vulgaris
Ginestra spinosa (Western Gorse - Ulex gallii). |
Ginestra spinosa (Western Gorse) - CLASSIFICAZIONE
Regno: Plantae (Plants/Piante)
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Magnoliophyta (Piante con fiori)
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Rosidae
Ordine: Fabales
Famiglia: Fabaceae
Genere: Ulex
Specie: Ulex gallii
I magnifici colori dell'Erica e della Ginestra Spinosa. |
L'erica (come gli altri vegetali delle heathlands) è una pianta tenace, che vive in condizioni difficili e che ha semi che possono durare anche 50 anni prima di germogliare, se le condizioni non sono favorevoli: ad ogni modo anche lei corre dei pericoli, come ad esempio il pascolo troppo intensivo delle pecore o il fuoco. Allo scopo di rigenerarla e stimolarne la crescita in inverno si ricorre ad incendi mirati e controllati (pots) in località circoscritte, che distruggono la parte aerea ma non toccano radici e semi, e che rinvigoriscono la crescita (come farebbe una potatura) oltre a limitare il pericolo di incendi di più vaste proporzioni ed incontrollati. Questa rigenerazione fatta col fuoco va ovviamente condotta da personale esperto e serve anche a preservare la selvaggina che vive nella brughiera e dipende dalla sua prosperità (infatti è principalmente attuata dalla società locale per la protezione della selvaggina).
Un altro fattore a cui prestare attenzione in questa pratica sono le specie vegetali che, approfittando della momentanea assenza di arbusti di erica e ginestra spinosa, possono diventare invasive e prenderne il posto, come la felce aquilina (Bracken Fern - Pteridium aquilinum), della famiglia delle Dennstaedtiaceae, o un'altra specie di ginestra spinosa, la European Gorse (Ulex europaeus, chiamato anche Ginestrone), sempre delle Fabaceae. La felce aquilina, in particolare, secerne sostanze chimiche che inibiscono la crescita delle piante concorrenti (specie nella fase di germinazione) e la rendono una pericolosa infestante in certe circostanze (come, appunto, dopo un incendio che distrugge la flora in una data zona). Queste felce, che tra l'altro può essere impiegata nella produzione di antiparassitari naturali, nell'isola era usata anche nella preparazione di lettiere per gli animali o, ridotta in cenere, nella lavorazione del vetro. La pratica dei pots è principalmente usata nel sud dell'isola.
Un altro fattore a cui prestare attenzione in questa pratica sono le specie vegetali che, approfittando della momentanea assenza di arbusti di erica e ginestra spinosa, possono diventare invasive e prenderne il posto, come la felce aquilina (Bracken Fern - Pteridium aquilinum), della famiglia delle Dennstaedtiaceae, o un'altra specie di ginestra spinosa, la European Gorse (Ulex europaeus, chiamato anche Ginestrone), sempre delle Fabaceae. La felce aquilina, in particolare, secerne sostanze chimiche che inibiscono la crescita delle piante concorrenti (specie nella fase di germinazione) e la rendono una pericolosa infestante in certe circostanze (come, appunto, dopo un incendio che distrugge la flora in una data zona). Queste felce, che tra l'altro può essere impiegata nella produzione di antiparassitari naturali, nell'isola era usata anche nella preparazione di lettiere per gli animali o, ridotta in cenere, nella lavorazione del vetro. La pratica dei pots è principalmente usata nel sud dell'isola.
Felce aquilina (Bracken Fern - Pteridium aquilinum). |
Felce aquilina - CLASSIFICAZIONE
Regno: Plantae (Piante)
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Divisione: Pteridophyta (Piante senza fiori e senza semi)
Classe: Filicopsida (Felciformi)
Ordine: Polypodiales
Famiglia: Dennstaedtiaceae
Genere: Pteridium
Specie: Pteridium aquilinum
Ecosistema in lotta ed equilibrio: Erica, Ginestra Spinosa e Felce Aquilina. |
Un'ospite rara nella brughiera: la Margheritina (Pratolina) comune (Common Daisy - Bellis perennis). |
Margheritina (Pratolina) comune - CLASSIFICAZIONE
Regno: Plantae (Piante)
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Magnoliophyta (Piante con fiori)
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Asteridae
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae (Aster family)
Genere: Bellis
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Magnoliophyta (Piante con fiori)
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Asteridae
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae (Aster family)
Genere: Bellis
Specie: Bellis perennis
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