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13 giugno 2015

La cura dello spathiphyllum (spatifillo): generalità e consigli di coltivazione

Come coltivare lo spathiphyllum o spatifillo.
Spathiphyllum wallisii
Lo spathiphyllum, spesso italianizzato nel più semplice spatifillo, è una delle più diffuse piante da appartamento. La sua notorietà è dovuta a diversi fattori: è bello esteticamente, facile da mantenere, resistente alle malattie. Facciamo la conoscenza con questo meraviglioso vegetale, curato da tantissimi appassionati di giardinaggio, e vediamone descrizione, generalità e tecniche di coltivazione.

CLASSIFICAZIONE
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Magnoliophyta (Piante con fiori)
Classe: Liliopsida (Monocotiledoni)
Sottoclasse: Arecidae
Ordine: Arales
Famiglia: Araceae 
Genere: Spathiphyllum

DESCRIZIONE. Lo spathiphyllum è una pianta rizomatosa (un rizoma è un fusto modificato che si sviluppa sotto il terreno) appartenente alla famiglia delle Araceae. È una perenne sempreverde, originaria dell'America centrale, ed il suo habitat naturale sono le rive di laghi e corsi d'acqua. Ne esistono di diverse varietà.

Il suo nome deriva dal greco e significa foglia a forma di spada. In pratica questa pianta è composta da sole foglie di colore verde brillante, di forma ovale appuntita e allungata, che crescono all'estremità di un lungo "stelo" che in realtà è un picciolo. Essendo una pianta rizomatosa, tale picciolo esce direttamente dal terreno: una pianta di tale genere si dice acaule. Da primavera ad inizio autunno produce caratteristici fiori bianchi. 

In realtà quello che chiamiamo "fiore" è una foglia modificata (brattea) di colore bianco, detta spata, che avvolge un'infiorescenza a grappolo che è costituita dai veri fiori sia maschili che femminili. Il fiore ed il suo stelo escono da una specie di guaina situata nei piccioli fogliari e prima che il fiore avvizzisca e si secchi la spata da bianca muta gradualmente il suo colore in verde. La dimensione del fiore è proporzionale a quella della foglia dalla quale nasce: più grande è la foglia, più grande sarà il fiore.

TEMPERATURA. Le temperature ideali per uno spathiphyllum vanno dai circa 18°C notturni ai circa 25°C diurni. In queste condizioni, oltre a godere di salute ottimale, in teoria fiorisce continuamente dalla primavera all'autunno. Come molte altre piante sopporta bene (entro certi limiti) variazioni di queste temperature teoriche, che possono scendere fino a circa 16°C e salire fino a circa 30°C: questo però a scapito della fioritura, che non sarà più costante durante la stagione calda. Questo spiega perché di solito i nostri spathiphyllum domestici fioriscono una volta a primavera ed una volta a fine estate, quando le temperature sono ideali. A seconda della varietà l'intervallo ideale di temperatura può variare.

AMBIENTE ED ESPOSIZIONE. Lo spathiphyllum vive bene sia in appartamento che in giardino, a patto che temperatura, umidità ambientale e luminosità siano adeguate. Ha bisogno di luce solare continua e diffusa ma non diretta, perciò quando si trova in casa va tenuto vicino alle finestre in posizione luminosa ma non davanti ai vetri, mentre all'esterno va messo all'ombra.

Se colpita da luce solare diretta, a lungo andare la pianta soffre e le foglie si rovineranno acquistando le caratteristiche "bruciature" (macchie e ferite giallo-marroni). Si dice che ami la luce solare diretta filtrata dalle tende, ma le tende sono sempre o troppo sottili, o troppo spesse: quindi lo sconsiglio. Ha bisogno di alta umidità ambientale, perciò se l'ambiente è molto secco nebulizzate regolarmente le foglie con spruzzino ed acqua distillata.

COLTIVAZIONE. È una pianta acidofila, cioè predilige terreni acidi. "Acido" non significa "corrosivo", ma solo terreno con valore di pH inferiore a 7. Esistono in vendita appositi substrati per piante acidofile, ma un comune terriccio universale contenente torba andrà benissimo. Se volete, per mantenere un pH basso potete mischiare al terriccio corteccia sminuzzata e/o sabbia (non usate sabbia marina, che contiene sale, ma chiedetela ad un vivaio), ma non è strettamente indispensabile. 

Essendo una pianta da rive acquatiche richiede terreno umido ma non zuppo e ristagnante, condizione che potrebbe causare marciume radicale e formazione di muffa. Un particolare da curare con particolare dovizia è la pulizia delle foglie. Sia in casa che in balcone polvere e sporcizia si depositano su di esse, impedendo la normale traspirazione. Quindi armatevi regolarmente di panno di cotone pulito, spruzzino con acqua distillata e procedete delicatamente al lavaggio. Non usate prodotti chimici lucidanti.

MALATTIE PARASSITI. Lo spathiphyllum è una pianta che dà pochi problemi "sanitari". In teoria può essere attaccata da cocciniglie e afidi, ma per quello che è la mia esperienza sono casi rarissimi e a me non è mai capitato.

tecniche di giardinaggio per lo spathiphyllum o spatifillo.
Foglie, piccioli e fiore di spathiphyllum