Il titolo sembra essere un gioco di parole ma descrive solo l'argomento di questo post: come moltiplicare, cioè riprodurre, il vostro spathiphyllum (o spatifillo).
Abbiamo già visto il mantenimento e la potatura, ora parliamo della sua riproduzione per completare l'argomento della coltivazione di questa bellissima pianta. Porgo sin da ora le scuse per la mancanza di materiale fotografico a supporto, ma non preoccupatevi che non avrete difficoltà ad eseguire quanto sarà spiegato.
Abbiamo già visto il mantenimento e la potatura, ora parliamo della sua riproduzione per completare l'argomento della coltivazione di questa bellissima pianta. Porgo sin da ora le scuse per la mancanza di materiale fotografico a supporto, ma non preoccupatevi che non avrete difficoltà ad eseguire quanto sarà spiegato.
Cominciamo col dire che in natura lo spatifillo si riproduce per seme. Potremmo farlo anche noi, ma tralascio questa parte vista la sua difficoltà e anche inutilità dato che questa pianta è molto diffusa e quindi la si può trovare facilmente, e dato che si può riprodurre più facilmente una pianta già grande, "funzionante" e geneticamente identica al vostro originale tramite la divisione dei cespi (o meglio dei rizomi). La divisione può anche essere necessaria se il vostro spatifillo ha raggiunto dimensioni molto estese e per motivi di spazio lo volete sfoltire senza dover tagliare decine e decine di foglie. Ecco lo schema del procedimento.
- Per prima cosa osservate bene le porzioni che dovete dividere, valutatene le dimensioni e preparate i vasi ed il terriccio necessari: insomma pensate prima al progetto di ciò che volete fare e non agite sull'intuizione del momento. Preparate anche un adeguato spazio di lavoro, come un tavolo abbastanza grande, per potere appoggiare e maneggiare comodamente vasi, attrezzi e porzioni di pianta.
- Preparate e disinfettate bene gli attrezzi che vi servono: un cutter o un coltello da innesti ben affilati, una paletta ed un cucchiaio per il terriccio. Le forbici in questo caso sono inadatte.
- Prendete il vostro spatifillo e toglietelo delicatamente dal vaso assieme a tutto il pane di terra.
- Sempre delicatamente togliete tutta la terra attorno a rizomi e radici facendo attenzione a non strappare niente, anche se non dovete preoccuparvi se qualche pezzetto di radice verrà via. Attenzione anche a non strappare o tagliare foglie, e questo è molto importante.
- Ora che avete il vostro spatifillo "a nudo" osservatelo bene. La parte sotterranea (rizomatosa) della pianta è fatta a cespi: è molto simile a tanti gambi di sedano uniti l'uno all'altro, con sotto le radici.
- Con il cutter (o il coltello da innesti) dividete la pianta tagliando i cespi. I tagli devono essere verticali per salvaguardare al meglio la futura crescita dei piccioli e delle foglie, e netti per non slabbrare le ferite e favorirne la cicatrizzazione. Non strappate le porzioni ma tagliatele nettamente.
- Se volete, per sicurezza, potete trattare tagli e radici con sostanze antifungine e disinfettanti: le potete trovare nei negozi specializzati. Se non volete ricorrere alla chimica industriale potete usare il semplice rimedio della cannella in polvere, che ha proprietà appunto antifungine naturali. In ogni modo non preoccupatevi perché se avete preso le vostre precauzioni prima (disinfezione di vasi ed attrezzi) sarà molto difficile che lo spatifillo si ammali: in tanti anni di rinvasi e tagli con tanti tipi di piante gli unici e pochissimi problemi di questo tipo li ho avuti solo con piante prese in vivaio o con parassiti esterni. Però se volete essere sicuri fate questi trattamenti.
- Invasate le vostre porzioni di spatifillo e coltivatele come fareste al solito.
- Il periodo consigliato per la divisione è l'inizio di primavera, quando la pianta accelera il ritmo vegetativo e ha più forza per riprendersi. Se proprio volete, e solo se avete in casa buone condizioni di calore e illuminazione solare, e solo se la pianta è in ottima salute, si può fare in ogni periodo dell'anno perché lo spatifillo è un vegetale forte e che sopporta bene queste operazioni.
- Gli esperti consigliano di fare porzioni con almeno 3-4 foglie grandi, per garantirne la vita e la ripresa. Avendo osservato diverse divisioni (mie e di altri) posso dirvi che una porzione dovrebbe avere invece minimo 6-8 foglie grandi e sane: con un numero inferiore la "nuova" pianta vive lo stesso ma sarà molto molto lenta nel formare nuovi butti e nuove foglie.
- Altra cosa molto importante è salvaguardare le radici durante il taglio. Anche in questo caso vale quanto detto per le foglie: con poche radici la pianta può continuare a vivere, ma la ripresa sarà molto più lenta e difficoltosa.