Manca poco a Natale e chi può fa programmi per settimane bianche, weekend o gite in giornata. Ora vi dico un segreto: non è obbligatorio visitare il solito mercatino, sempre uguale dappertutto. Anche nelle località montane si possono coniugare vacanza e cultura, come ad esempio accade a Campo Tures [tedesco: Sand In Taufers] in Valle Aurina [tedesco: Ahrntal]. Questo è un luogo che amo non poco e che vi consiglio in modo davvero particolare, ed ora vi racconterò di una bellissima tradizione che ho avuto la fortuna di vivere di persona.
La manifestazione sicuramente più di richiamo durante l'Avvento a Campo Tures è il Krampuslauf [Corteo, oppure Corsa dei Krampus], dove persone mascherate da diavoli sfilano per il paese cercando di terrorizzare gli spettatori. Il Krampuslauf è molto più di una semplice sfilata in costume, in quanto è radicata profondamente nella cultura popolare ed interagisce con gli spettatori in modo attivo. L'origine di questa tradizione diffusa in molte località dell'arco alpino italiano, in Austria e in Germania, si perde ormai nella notte dei tempi, a cavallo tra paganesimo e cristianità. Tanto che al giorno d'oggi è difficile avere dati storici sicuri, dati che possono cambiare a seconda della località e della fonte.
I Krampus erano figure demoniache che accompagnavano quella di San Nicolò, o San Nicola, in un corteo che passava per paesi e fattorie la vigilia della commemorazione del santo, cioè il 5 dicembre. San Nicolò sarebbe in tedesco Sankt Nikolaus, quello che nella tradizione popolare diventerà poi Santa Claus e cioè Babbo Natale. Può sembrare strano che dei diavoli accompagnino un santo in una sfilata religiosa, ma essi erano l'immagine del Male che accompagnava il Bene, usati dal Santo per spaventare i peccatori mentre lui premiava ed elogiava i virtuosi. Pare che in passato questa sfilata paesana si svolgesse in due tempi: in un primo giro era presente il Santo che teneva imbrigliati i Krampus, mentre nel secondo egli spariva lasciando i suoi diavoli liberi di correre per le vie, spaventando e picchiando chiunque.
Un'altra tradizione invece fa risalire l'origine del Krampuslauf a gruppi di giovani che, spinti dalla fame e dalla povertà, si travestivano da diavoli e scorrazzavano per case e paesi, rubando o facendosi consegnare cibo per mezzo della paura che incutevano ai malcapitati di turno e senza il rischio di essere riconosciuti per le loro malefatte. Forse le due tradizioni sono solo facce della stessa medaglia, in quanto le varie parrocchie probabilmente usavano lo spavento causato dai Krampus durante il corteo di San Nicolò come mezzo per convincere i paesani a donare offerte ed elemosine alla Chiesa. Quasi sicuramente questo accostamento di figure demoniache ad un santo ha origine nella commistione tra paganesimo e cristianesimo delle origini, un fenomeno conosciuto in diverse parti del globo anche in tempi più recenti, che ha mescolato esseri delle tradizioni popolari alla nuova religione che si stava insediando. Infatti sembra che si tenesse anche una seconda sfilata, a febbraio, per spazzare simbolicamente via l'inverno in un modo tipicamente pagano.
Nei tempi moderni la tradizione del corteo è molto mutata. Mentre una volta San Nicolò era predominante, con i Krampus che erano solo figure di contorno, al giorno d'oggi la situazione si è rovesciata e il Santo diventa quasi una scusa per tenere la sfilata dei diavoli. E molte volte, come nel caso di Campo Tures, San Nicolò è completamente assente dal corteo. Si è perso il senso religioso di questa tradizione, amplificando quello teatrale da film dell'orrore. Rimane praticamente immutato il suo svolgimento, con i Krampus che impazzano per le strade spaventando, assaltando e percuotendo (ovviamente per scherzo) uomini, donne e bambini, a volte compiendo i due giri tradizionali (il primo più tranquillo, il secondo più scatenato), a volte facendone uno solo. A Campo Tures, comunque, il Krampuslauf si tiene solo da una quindicina d'anni ed è quindi una manifestazione relativamente recente.