Quello di cui scrivo in questo post è un luogo straordinario, a cui sono legato tantissimo nonostante ci sia stato per una giornata soltanto. La sua bellezza, la sua tranquillità, lo splendido clima che ho trovato, tutto ha concorso a fare di quell'escursione una cosa praticamente perfetta. Red Wharf Bay è a tutti gli effetti uno dei più bei posti che potete trovare in Gran Bretagna, e uno che sicuramente non dimenticherete mai.
Red Wharf Bay [Baia del Pontile Rosso], in gallese Traeth Coch [Spiaggia Rossa], è appunto una baia che si trova sulla costa orientale dell'Isola di Anglesey, nel Galles settentrionale. È classificata Area of Outstanding Natural Beauty (AONB) [Area di Straordinaria Bellezza Naturale], ed è una delle tappe dell'Isle of Anglesey Coastal Path [Percorso Costiero dell'Isola di Anglesey], un sentiero che si snoda lungo il perimetro isolano.
Ed è proprio un'area di bellezza straordinaria quella che mi si è presentata davanti: una vastissima insenatura, circondata da colline, con case di vacanza e residenza immerse nel verde o fronte mare. Le maree qui sono oceaniche, quindi con dislivelli molto più alti di quelli a cui siamo abituati nel Mediterraneo. Con la bassa marea vaste zone della la baia vanno in secca, le barche a vela ancorate davanti alla riva si appoggiano sul fondo del mare ora scoperto, e si può andare a piedi o a cavallo dove prima c'era soltanto acqua. Ma bisogna fare attenzione, perché queste maree sono anche molto veloci, e possono sorprendere gli incauti che ignorano i cartelli di avvertimento e gli orari dei flussi.
Quasi come se tutto non fosse stato già abbastanza bello, scopro che a Red Wharf Bay si trovano anche un ristorante, chiamato The Boathouse, ed un pub, chiamato The Ship Inn. In realtà avevo già letto della loro esistenza in una guida, ma non immaginavo certo tutta la scenografia che ho visto poi dal vivo. Lo Ship Inn dà direttamente sul mare, ovviamente ha numerosi tavoli all'aperto per accogliere i clienti, fa anche servizio ristorante, e per finire è fornito di ottima birra. Questo pub possiede una macchina d'epoca con le sue insegne: la potete trovare parcheggiata davanti al locale, ma più spesso sulla A5025 (importante strada di Anglesey che passa poco lontano) come pubblicità. La Boathouse è invece un ristorante classico, che si trova vicino al pub ma che purtroppo non ho potuto provare. L'atmosfera idilliaca di questo posto pensavo di averla vista solo nelle location dei telefilm di Doc Martin o dell'Ispettore Barnaby.
Non c'è nessuna relazione tra il nome gallese e quello inglese. Il termine Spiaggia Rossa viene usato dall'epoca delle invasioni vichinghe, nel XII secolo, quando sembra che questa baia sia stata teatro di una violenta battaglia che avrebbe letteralmente inondato di sangue la riva. Il termine Pontile Rosso invece risale al XVIII secolo, quando vi sorgeva un fiorente porto. Qui arrivavano e partivano merci e carbone, e si costruivano navi: la taverna che sarebbe poi diventata lo Ship Inn era nata proprio per la presenza dei molti marinai. Con l'avvento delle navi a vapore e della ferrovia il porto perse importanza e sparì. Ma se non si conosce questa storia, data la mancanza di resti o rovine, nessuno la immaginerebbe mai.
Si può arrivare qui in autobus con le linee 50 e 62 (al momento del mio viaggio: consultate prima Traveline Cymru per avere informazioni aggiornate), dalle città principali dell'isola come Holyhead o Beaumaris, o della vicina terraferma come Bangor. Fate attenzione che certe corse vengono soppresse nei weekend e nelle festività. Il bus non arriva direttamente al mare, ma si ferma qualche centinaio di metri prima nella piccola località di Saron. Chiedete cortesemente all'autista di avvertirvi quando scendere, non ci sono grossi cartelli e potreste sbagliarvi facilmente. Si può arrivare anche in auto: sulla baia ci sono parcheggi abbastanza capienti. E per chi vuole c'è un camping, il St. David's Holiday Park.
Ed è proprio un'area di bellezza straordinaria quella che mi si è presentata davanti: una vastissima insenatura, circondata da colline, con case di vacanza e residenza immerse nel verde o fronte mare. Le maree qui sono oceaniche, quindi con dislivelli molto più alti di quelli a cui siamo abituati nel Mediterraneo. Con la bassa marea vaste zone della la baia vanno in secca, le barche a vela ancorate davanti alla riva si appoggiano sul fondo del mare ora scoperto, e si può andare a piedi o a cavallo dove prima c'era soltanto acqua. Ma bisogna fare attenzione, perché queste maree sono anche molto veloci, e possono sorprendere gli incauti che ignorano i cartelli di avvertimento e gli orari dei flussi.
Non c'è nessuna relazione tra il nome gallese e quello inglese. Il termine Spiaggia Rossa viene usato dall'epoca delle invasioni vichinghe, nel XII secolo, quando sembra che questa baia sia stata teatro di una violenta battaglia che avrebbe letteralmente inondato di sangue la riva. Il termine Pontile Rosso invece risale al XVIII secolo, quando vi sorgeva un fiorente porto. Qui arrivavano e partivano merci e carbone, e si costruivano navi: la taverna che sarebbe poi diventata lo Ship Inn era nata proprio per la presenza dei molti marinai. Con l'avvento delle navi a vapore e della ferrovia il porto perse importanza e sparì. Ma se non si conosce questa storia, data la mancanza di resti o rovine, nessuno la immaginerebbe mai.
Si può arrivare qui in autobus con le linee 50 e 62 (al momento del mio viaggio: consultate prima Traveline Cymru per avere informazioni aggiornate), dalle città principali dell'isola come Holyhead o Beaumaris, o della vicina terraferma come Bangor. Fate attenzione che certe corse vengono soppresse nei weekend e nelle festività. Il bus non arriva direttamente al mare, ma si ferma qualche centinaio di metri prima nella piccola località di Saron. Chiedete cortesemente all'autista di avvertirvi quando scendere, non ci sono grossi cartelli e potreste sbagliarvi facilmente. Si può arrivare anche in auto: sulla baia ci sono parcheggi abbastanza capienti. E per chi vuole c'è un camping, il St. David's Holiday Park.
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